Basta con i cani che abbaiano, adesso i proprietari rischiano il carcere

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CAT_IMG Posted on 10/2/2011, 17:54     +1   -1
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(10/02/2011)Corte di Cassazione, Sez. I Pen., sentenza del 9 febbraio 2011 4706
Non conta quale fosse l'animale a dare il "via" al coro, cominciando a strepitare e suscitando l'emulazione degli altri (nella specie una decina di cani). Ciò che rileva è che i rispettivi proprietari, nonostante le proteste dei vicini, nulla facessero per impedire le molestie.

La Suprema Corte ha infatti condannato a due mesi di carcere ciascuno quattro siciliani di Nicosia colpevoli di non prendere provvedimenti per far tacere i loro cani che, in piena notte, facevano una gran 'cagnara'.

E’ stata bocciata la linea difensiva degli imputati: volevano indagini piu' approfondite che stabilissero quale cane aveva abbaiato per primo, dando il ‘via’ agli altri. Perchè, secondo loro, la colpa e la condanna doveva ricadere solo sul proprietario del cane colpevole di aver scatenato il fastidioso coro. Ma i supremi giudici hanno ritenuto del tutto ''irrilevante'' questo tipo di approfondimento investigativo dal momento che, dopo il primo acuto lanciato dal cane più attivo, gli altri ''abbaiavano tutti insieme'' determinando una ''forte intensità di rumore'' e uno ''strepito comune''.

E ancora, secondo i Giudici gli strepiti dei cani potevano essere agevolmente attenuati, o senz'altro evitati dai relativi proprietari. Inoltre, non si trattava di un occasionale latrato, ma di un abbaiare connotato da ''diffusivita''', per di più in ora notturna, che aveva determinato le proteste di numerose persone stanche di notti in bianco.

Adesso i quattro condannati devono anche pagare le spese del processo in Cassazione e versare 500 euro ciascuno alla Cassa delle Ammende.


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