Problemi di maggioranze condominiali, domanda e risposta presa da internet

« Older   Newer »
  Share  
CAT_IMG Posted on 19/7/2010, 12:59     +1   -1
Avatar

creative star

Group:
FONDATRICE
Posts:
11,561
reputazione:
0
Location:
milano

Status:


Domanda, problema:
Mio fratello ed io abbiamo ereditato, dopo la morte di nostra madre, un appartamento all’ultimo piano in un condominio composto da 10 condomini compreso noi.
Il palazzo è del 1955 quindi vecchiotto, con un pozzo scale ampio, ma nessuno aveva mai voluto l’ascensore. Una volta che è stato deliberato l’installazione di un elevatore mio fratello ed io abbiamo deciso di venderlo.

Abbiamo trovato dei compratori che hanno posto, come condizione per l’acquisto, l’apertura di una terrazza a tasca nella soffitta di nostra proprietà durante i lavori di ristrutturazione dell’appartamento. Ci hanno suggerito di chiedere all’amministratore e poi lo hanno chiesto direttamente anche loro un’assemblea condominiale per avere il consenso di tutti i condomini per l’apertura di questa terrazza. L’amministratore si è rifiutato di indire un’assemblea dicendoci che non importava indirla, che non c’era bisogno dell’assenso dei condomini, che ci pensava lui, ecc. ecc. Ci ha detto soltanto che i nuovi compratori avrebbero dovuto sborsare agli altri condomini del denaro perché si andava a costruire un corpo di fabbrica su un bene comune.

Io rimasi alquanto meravigliata perché non mi pareva un corpo di fabbrica, comunque i compratori di buon grado hanno fatto fare una perizia da un architetto che ha calcolato una certa cifra da distribuire ai condomini dopo ovviamente l’assenso di questi alla costruzione di questa terrazza.
E’ successo che nonostante le ripetute dichiarazioni da parte dell’amministratore di non preoccuparci, che non era importante l’assenso da parte dei condomini, che ci avrebbe pensato lui, ecc., dichiarazioni fatte anche per iscritto con una e-mail indirizzata al compratore., niente è stato fatto e dei 10 condomini sono state raccolte firme di assenso solo da 5.

A questo punto l’amministratore si è deciso ad indire una riunione di condominio per stasera quando il contratto preliminare d’acquisto è stato fissato per il 9/7 mentre, personalmente, gli avevo richiesto di indire questa assemblea, purtroppo solo verbalmente anche se in presenza di testimoni, ad aprile.
Con questo comportamento, a mio avviso, “scellerato”, l’amministratore ci fa sicuramente saltare la vendita perché a questa data molti condomini sono irreperibili e quindi se occorre l’assenso di tutti e non della maggioranza “salta tutto”.
Ora sono a chiederLe un parere in base a ciò che Le ho scritto, se possibile, con una certa urgenza e desidererei anche sapere se, a prescindere dall’assenso o meno dei condomini ci sono delle responsabilità da parte dell’amministratore che, nel caso salti la vendita, possiamo far valere per richiedere un risarcimento.
La ringrazio dell’attenzione e rimango in attesa di una Sua cortese risposta.


Risposta:
più che la competenza assembleare è necessario il consenso di tutti i condomini poiché questo intervento da quanto si capisce andrà ad incidere sul decoro dello stabile. Ciò vuol dire che dovete ottenere in consenso scritto di tutti i condomini ed è indifferente che ciò avvenga in seno all'assemblea o al di fuori. In linea generale se l'amministratore ha causato un danno può essere citato per i danni. Per tale questione, però, sarebbe necessaria una valutazione del caso concreto, ossia di tutta la documentazione utile.
 
Web  Top
0 replies since 19/7/2010, 12:59   35 views
  Share